Sabbia e rocce per uno dei tratti di costa più suggestivi del Tirreno.
Gaeta
Sono le famose 7 spiagge di Gaeta, stazione balneare tra le più ricercate: sabbia finissima, mare limpido, calette e grotte segrete da esplorare a piedi, in apnea e solo in certi casi con le bombole. Alcune delle pareti a strapiombo sull’acqua offrono straordinarie palestre per il free climbing. I luoghi sono spettacolari, i nomi evocativi. Come Sant’Agostino, l’arenile più lungo, su cui si affacciano i rossi contrafforti del Monte Moneta, riservati ai rocciatori. O San Vito, che si raggiunge dal mare e attraverso alberghi esclusivi: una spiaggetta circondata di rocce piene di anfratti e caverne. Oppure l’Arenauta conosciuta anche come la spiaggia dei 300 gradini, regno dei naturisti, isolato e selvaggio. L’Ariana, sintesi di due parole, “aria sana”, una spiaggia circondata dalla macchia mediterranea e dominata dal cosiddetto 'scoglio dei tre cani' . La piccola e suggestiva spiaggia dei 40 Remi dal nome di un'antica nave che qui naufragò, dove si arriva solo a nuoto o in barca. Nelle vicinanze c'è il Pozzo del Diavolo, un foro nella roccia che precipita per cinquanta metri fino al mare, accessibile dall'alto o dall'acqua con maschera e pinne. Fontania dal nome del console romano Gneo Fonteo che scoprì questo paradiso naturale e vi costruì la sua villa estiva, di cui si vedono ancora i resti: davanti, un isolotto e fondali multicolori pieni di pesci, meta ambita dai subac- quei. E infine Serapo, la spiaggia dei gaetani, un chilometro e mezzo di sabbia e mare pulitissimo nel cuore della città: una spettacolare mezzaluna a ridosso del borgo medievale, del Parco Naturale di Monte Orlando, della riserva marina Oasi blu, e dell’imponente montagna spaccata, attorno a cui è nato il santuario della Ss. Trinità.
Sono le famose 7 spiagge di Gaeta, stazione balneare tra le più ricercate: sabbia finissima, mare limpido, calette e grotte segrete da esplorare a piedi, in apnea e solo in certi casi con le bombole. Alcune delle pareti a strapiombo sull’acqua offrono straordinarie palestre per il free climbing. I luoghi sono spettacolari, i nomi evocativi. Come Sant’Agostino, l’arenile più lungo, su cui si affacciano i rossi contrafforti del Monte Moneta, riservati ai rocciatori. O San Vito, che si raggiunge dal mare e attraverso alberghi esclusivi: una spiaggetta circondata di rocce piene di anfratti e caverne. Oppure l’Arenauta conosciuta anche come la spiaggia dei 300 gradini, regno dei naturisti, isolato e selvaggio. L’Ariana, sintesi di due parole, “aria sana”, una spiaggia circondata dalla macchia mediterranea e dominata dal cosiddetto 'scoglio dei tre cani' . La piccola e suggestiva spiaggia dei 40 Remi dal nome di un'antica nave che qui naufragò, dove si arriva solo a nuoto o in barca. Nelle vicinanze c'è il Pozzo del Diavolo, un foro nella roccia che precipita per cinquanta metri fino al mare, accessibile dall'alto o dall'acqua con maschera e pinne. Fontania dal nome del console romano Gneo Fonteo che scoprì questo paradiso naturale e vi costruì la sua villa estiva, di cui si vedono ancora i resti: davanti, un isolotto e fondali multicolori pieni di pesci, meta ambita dai subac- quei. E infine Serapo, la spiaggia dei gaetani, un chilometro e mezzo di sabbia e mare pulitissimo nel cuore della città: una spettacolare mezzaluna a ridosso del borgo medievale, del Parco Naturale di Monte Orlando, della riserva marina Oasi blu, e dell’imponente montagna spaccata, attorno a cui è nato il santuario della Ss. Trinità.